mercoledì 12 ottobre 2011

BLOG DI SUPPORTO ALLA REALIZZAZIONE DI UN DOCUMENTARIO PER INDAGARE E RIFLETTERE SULLA DIMENSIONE SOCIALE DELLA DEMENZA SENILE E DELL’ALZHEIMER IN ITALIA

martedì 11 ottobre 2011

Mozione Senato -Alzheimer - di Giuliana CARLINO e altri

premesso che:
la malattia di Alzheimer e le altre demenze possono essere devastanti non solo per i soggetti che ne sono colpiti, ma anche per le loro famiglie e per chi si prende cura di questi malati;
ogni anno in Italia si registrano 150.000 nuovi casi di persone ammalatesi di Alzheimer;
sul territorio nazionale le risposte ai bisogni dei malati e di chi li assiste risultano scarse e disomogenee: l'80 per cento dei malati è assistito unicamente dalla famiglia e la durata della malattia è di 7-10 anni dal momento della diagnosi;
in Italia il costo sanitario annuo varia, secondo lo stadio di evoluzione della malattia, da 15.000 a 50.000 euro pro capite, con un costo a carico delle famiglie fino a 30.000 euro;
[...]
considerato che:
nell'insieme, questi Rapporti dimostrano chiaramente come l'Alzheimer sia una delle più significative crisi economiche e socio-sanitarie del XXI secolo e come tuttavia l'impatto di questa malattia potrebbe essere controllato se i Governi agissero prontamente per mettere in atto strategie di ricerca, di diagnosi e di cura;
recentemente Australia, Regno Unito, Francia, Norvegia e Corea del Sud hanno varato strategie nazionali di vasta portata per l'Alzheimer e nel gennaio 2011 il National Alzheimer's Project Act è diventato legge negli USA;
l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel suo Piano globale di azione per la salute mentale (mhGAP) ha dichiarato la demenza uno dei 7 disturbi neuropsichiatrici prioritari, in vista di ridurne l'inadeguatezza di trattamento nei Paesi con scarse risorse,
[...]

impegna il Governo:
a elaborare una strategia nazionale per il problema della demenza che promuova diagnosi ed interventi precoci, attraverso l'aumento della consapevolezza, la formazione di assistenti sociosanitari e il potenziamento del servizio sanitario;
a favorire per tutti i servizi di medicina di base l'acquisizione di una competenza di base nel riconoscimento precoce della demenza al fine di poter procedere all'eventuale formulazione di una diagnosi provvisoria di demenza ed al conseguente inizio del trattamento;
a favorire, di concerto con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano, la costituzione di una rete di centri diagnostici specialistici finalizzati, tra l'altro, alla verifica e all'approfondimento delle eventuali diagnosi di demenza allo stadio iniziale formulate dai servizi di medicina di base ed alla pianificazione di trattamenti sanitari adeguati;
a favorire, nell'ambito dei servizi di medicina di base, l'adozione di linee guida di intervento basato sull'evidenza, secondo il mhGAP dell'OMS, al fine di effettuare la diagnosi precoce di demenza;
a favorire, attraverso la formazione iniziale, seguita da un aggiornamento costante, per il personale sociosanitario, ed interventi di educazione sanitaria e centri sociosanitari per il pubblico, la conoscenza della disponibilità dei presidi farmacologici e non farmacologici più efficaci per i soggetti affetti da demenza;
ad assicurare, di concerto con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano, l'adeguato finanziamento dei servizi per la cura della demenza e la costante verifica dell'adeguatezza di tali servizi, in particolare per quanto riguarda l'assistenza nella fasi iniziali della malattia;
a favorire, assicurando adeguati finanziamenti, la ricerca circa: a) l'efficacia degli interventi farmacologici e non farmacologici specificamente rivolti ai bisogni dei soggetti allo stadio iniziale della malattia; b) i costi ed i vantaggi reali del potenziamento della diagnosi precoce e dei servizi assistenziali nelle fasi iniziali della malattia, con riferimento specifico alle condizioni economiche ambientali; c) l'effetto della diagnosi precoce sugli esiti (stato generale di salute, funzione cognitiva, qualità della vita) sia nei pazienti sia in chi li assiste; d)il progresso nel migliorare l'adeguatezza del trattamento.

Senato - Resoconto Sommario della seduta n. 617 del 05/10/2011

.
Discussione delle mozioni nn. 320 (Procedimento abbreviato, ai sensi dell'articolo 157, comma 3, del Regolamento), 473 e 475 sul morbo di Alzheimer
SOLIANI (PD). Il morbo di Alzheimer è una malattia assai diffusa, che coinvolge circa 36 milioni di persone nel mondo e un milione in Italia: il Paese è ormai da molti anni attivamente impegnato sul versante della cura e della prevenzione, come testimoniato dall'elaborazione di una specifica Carta dei diritti dei malati di Alzheimer e dalle molteplici esperienze positive che si registrano nel settore della sanità, pur in un quadro di disomogeneità sul territorio. Ciò nonostante, l'incidenza sociale della malattia impone con urgenza la ricostituzione del Fondo per la non autosufficienza, che in passato ha consentito interventi a sostegno delle famiglie, gruppi di mutuo soccorso e centri diurni specializzati. Allo stesso modo, grande attenzione deve essere dedicata alla ricerca e sul piano sanitario si deve considerare la necessità che siano autorizzati farmaci specifici, non con tabelle impositive ma in relazione ai soggetti, alla loro concreta condizione e alla relazione terapeutica con i medici. La mozione n. 320 è inoltre volta ad impegnare il Governo ad operare un censimento dei malati su tutto il territorio nazionale e ad istituire un osservatorio nazionale per approfondire i problemi legati alla malattia, nonché ad impegnare le Regioni in politiche sanitarie di sostegno alle famiglie e a promuovere la formazione dei medici di base e degli operatori, comprese le o i badanti. (Applausi dal Gruppo PD).
PEDICA (IdV). Come illustrato nella mozione n. 473, a fronte di una patologia che è diventata il terzo problema sanitario, dopo le malattie cardiache e tumorali, è importante ottenere una diagnosi tempestiva, poiché in questo modo i malati e le rispettive famiglie possono pianificare il futuro, prendere decisioni su trattamenti e cure ed informarsi su farmaci e terapie non farmacologiche utili per migliorare la qualità della loro vita. Affinché il personale medico sia in grado di formulare una diagnosi precoce della malattia, è necessario promuovere programmi di educazione e di indirizzo pratico rivolti ai medici di base, introdurre servizi accessibili di diagnosi e cura degli stadi iniziali della malattia, stimolare l'interazione tra i vari comparti medici e prevedere cure e altri tipi di supporto (ad esempio, quello psicologico e psicosociale), affrontare il problema dell'assistenza da parte dei familiari dei malati, in modo da evitarne o ritardarne il ricovero. Ciò produrrebbe anche un risparmio economico, sebbene attualmente i costi della cura e dell'assistenza ricadano essenzialmente sulle famiglie, oltre a consentire di assistere in modo più umano e solidale chi soffre. (Applausi dai Gruppi IdV e PD).
D'AMBROSIO LETTIERI (PdL). Il morbo di Alzheimer è una patologia devastante, perché distrugge l'identità stessa del paziente, con ripercussioni gravissime sul nucleo familiare, che rappresenta la prima rete di protezione sociale e di intervento assistenziale, e colpisce non solo la terza età ma anche persone con meno di 65 anni, causando costi enormi alle famiglie e alla collettività. È un'emergenza internazionale, cui l'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto importanza prioritaria sotto il profilo della ricerca e degli interventi sociosanitari e assistenziali. Anche l'Italia ha cercato di assumere iniziative per la cura e l'assistenza dei malati, come dimostrano il Piano nazionale della prevenzione 2010-2012, che riconosce la necessità di un governo clinico complessivo delle demenze e di un approccio multidisciplinare e interprofessionale, e lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che propone una revisione dei livelli essenziali di assistenza, con la creazione di nuclei specializzati e servizi residenziali o semiresidenziali per pazienti affetti da demenza senile. Resta ancora molto da fare, però, e per questo bisognerà probabilmente coniugare la visione di una politica sanitaria ispirata ai principi di universalità e solidarietà con quella di un welfareselettivo, per stabilire le priorità su cui concentrare le risorse economiche e professionali. Con la mozione n. 475 si impegna il Governo a promuovere un'attività di monitoraggio epidemiologico, per rendere più omogenei i servizi assistenziali sul territorio nazionale; ad attivare un programma di educazione continua e di aggiornamento costante per la formazione di medici e operatori sanitari; a sostenere la ricerca scientifica per l'individuazione di farmaci che abbiano reali capacità terapeutiche e non si limitino, come accade oggi, ad alleviare i sintomi; a collocare le risorse economiche ove necessario, secondo le priorità definite a livello nazionale, pur nel rispetto delle competenze regionali. (Applausi dal Gruppo PdL e del senatore Serra).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.
GARAVAGLIA Mariapia (PD). La diagnosi precoce della malattia è tanto importante quanto difficile da realizzare, poiché richiede una preparazione specifica e multidisciplinare che difficilmente i medici di medicina generale possiedono. Esistono però le unità di valutazione dell'Alzheimer, presso cui ci sono le professionalità necessarie (neurologi, psichiatri, geriatri, operatori sanitari) per l'individuazione tempestiva di una patologia gravissima, che travolge il malato e la sua famiglia. Ad integrazione delle misure suggerite con le mozioni, è dunque opportuno potenziare queste unità, secondo un indirizzo unitario deciso a livello nazionale, mentre alle Regioni spetterà il compito di fornire i servizi sociosanitari e assistenziali sul territorio. Nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, come suggerito dal senatore D'Ambrosio Lettieri, occorrerà stabilire una scala di priorità, in modo da destinare le risorse economiche a quei settori diagnostici e terapeutici che ne hanno maggiormente bisogno. (Applausi dai Gruppi PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI e IdV e del senatore D'Ambrosio Lettieri).
Presidenza del presidente SCHIFANI
CASTIGLIONE (CN-Io Sud-FS). Tra le forme di demenza, la malattia di Alzheimer è la più devastante per le conseguenze sanitarie e sociali a carico dell'individuo e dei suoi familiari. Purtroppo non se ne conoscono ancora le cause e quindi non esiste una terapia in grado di contrastare l'aggravarsi della patologia, pur in presenza di una diagnosi precoce, e perciò sarebbe opportuno concentrare gli sforzi per sostenere il paziente nella fase avanzata della malattia. Oltre a potenziare le unità di valutazione dell'Alzheimer, dotandole di più personale per evitare i lunghi tempi di attesa per gli accertamenti diagnostici, si dovrebbero quindi prevedere forme di assistenza domiciliare e creare centri diurni o residenziali per la lungodegenza, dal momento che le indennità di accompagnamento di cui i malati di Alzheimer beneficiano sono del tutto insufficienti. È auspicabile dunque che, nell'ambito del Piano sanitario nazionale, non vengano distratti per altre necessità i fondi che invece devono essere destinati ai servizi diagnostici, terapeutici e assistenziali. (Applausi dai Gruppi PdL e PD e della senatrice Poli Bortone).
PRESIDENTE. A causa dell'esito infruttuoso della prima votazione, il Parlamento in seduta comune tornerà a riunirsi alle ore 18,15. La seduta del Senato dovrà pertanto concludersi entro le ore 18 e per tale motivo invita i senatori, ove possibile, a consegnare il testo scritto dei propri interventi.
BAIO (Per il Terzo Polo:ApI-FLI). Consegna il testo dell'intervento affinché sia pubblicato in allegato ai Resoconti della seduta (v. Allegato B). (Applausi dai Gruppi Per il Terzo Polo: ApI-FLI, PD e PdL).
BOSONE (PD). Condivide quanto esposto dai senatori intervenuti, soprattutto in merito all'importanza: del rafforzamento sul territorio delle unità di valutazione dell'Alzheimer per una diagnosi precoce e appropriata della malattia; dell'incentivazione della ricerca ed anche della terapia, per una malattia poco redditizia per le strutture che erogano sanità e molto costosa per i farmaci; dello stanziamento di adeguate risorse per la cronicità e la rete dell'assistenza. (Applausi dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
FAZIOministro della salute. Molti degli interventi richiesti nelle mozioni sono già inclusi nel progetto che prossimamente verrà sottoposto all'approvazione della Conferenza Stato-Regioni: misure di politica sanitaria, mappe aggiornate, ottimizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici con il potenziamento delle UVA, creazione di una rete integrata per le demenze, sviluppo di linee di indirizzo clinico e promozione della ricerca scientifica, implementazione delle linee di indirizzo, carta dei servizi, rete di supporto per i care givers, formazione degli operatori e dei carers informali, monitoraggio e verifica dell'attività, istituzione di una funzione di coordinamento permanente per le demenze. Nell'assicurare l'impegno per il reperimento delle risorse per le demenze all'interno dei fondi già disponibili e per l'implementazione dei nuovi LEA, condiziona l'accoglimento delle mozioni presentate ad alcune riformulazioni (v. Resoconto stenografico).
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione ad altra seduta. Dà annunzio degli atti di indirizzo e di sindacato ispettivo pervenuti alla Presidenza (v. Allegato B) e toglie la seduta.

Senato -Alzheimer -Mozione D'Ambrosio Lettieri e altri

.

premesso che:
[...]
nel nostro Paese non sono disponibili dati ufficiali e aggiornati sull'epidemiologia del morbo di Alzheimer determinando così una possibile carenza di informazioni, riferita anche alla differente incidenza territoriale della patologia e alla possibile disomogeneità della qualità e dell'efficacia dell'offerta di prestazioni erogate da ciascuna Regione;
ai fini di potenziare la prevenzione e la diagnosi precoce si rende necessario aggiornare periodicamente il patrimonio dei saperi dei medici di medicina generale e degli operatori che svolgono attività socio-sanitaria assistenziale, nonché di svolgere specifiche campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione in generale;
[...]



impegna il Governo:
a promuovere un'attività di monitoraggio epidemiologico, compatibilmente con i vincoli normativi sulla privacy, che consenta di adottare ogni iniziativa necessaria a creare omogeneità nella rete integrata dei servizi socio-sanitari assistenziali su tutto il territorio nazionale;
ad inserire nell'ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM) specifici obblighi formativi riferiti all'Alzheimer per gli operatori della sanità che svolgono attività assistenziale riferita alla patologia;
a promuovere idonee iniziative per il sostegno e lo sviluppo della ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative e della demenza;
a definire nei tempi più brevi le procedure per l'approvazione del Piano sanitario nazionale 2011-2013, del Piano nazionale della prevenzione 2010-2012 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di revisione dei LEA;
a promuovere la definizione di apposite linee guida per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento terapeutico e assistenziale dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer al fine di migliorare la qualità delle prestazioni e uniformarne l'efficacia e l'efficienza;
a promuovere apposite campagne di educazione sanitaria rivolte alla popolazione per migliorarne la consapevolezza e le corrette modalità per rapportarsi alle strutture del Servizio sanitario nazionale e agli operatori.

Alzheimer. Senato approva tre mozioni

.
Una malattia in forte aumento e dal grave impatto sociale. Queste le ragioni che hanno indotto l’Aula del Senato ad approvare tre mozioni che impegnano il Governo nella lotta all’Alzheimer e, in particolare, a promuovere da un lato,una intensa e capillare attività di monitoraggio epidemiologico della malattia per tenerne sotto controllo l’evoluzione, dall’altro a mettere in campo ogni strumento utile al sostegno e allo sviluppo della ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative e della demenza, a formare ed aggiornare gli operatori del settore e a creare omogeneità nella rete integrata dei servizi socio-sanitario assistenziali su tutto il territorio nazionale.

mercoledì 21 settembre 2011

XVIII° GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER (mercoledì 21 settembre 2011 )



Di fronte ad un sistema politico/sociale refrattario alle "denunce" che facciamo noi familiari, vale almeno far sapere che l'opera del Caregiver ha bisogno di sostegno, che i Caregiver con i loro familiari malati non vanno abbandonati. Non basta parlare del pericolo futuro di contrare la malattia, del raddoppio dei casi nei prossimi anni, va detto che l'emergenza assistenziale è ora, e adesso bisogna agire. Di fronte ad un simile imperativo morale non c'è crisi economica che giustifichi l'inadempienza dell'attuale classe dirigente. E non è solo una questione di risorse, di soldi!!! è molto peggio, è soprattutto un problema di tipo culturale, di rifiuto delle patologie senili in generale, e di quelle dementigene in particolare.   Luigi

martedì 20 settembre 2011

TGR Lombardia - Giornata Mondiale Alzheimer 2011



Servizio di TGR Lombardia, del 13 settembre 2011, sulla conferenza stampa tenuta dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della Giornata Mondiale sull'Alzheimer.

Piazza Armerina-Aima sceglie un silenzio di protesta per la XVIII° giornata mondiale Alzheimer

Riporto dal sito: radiomosaici.blogspot.com
"L’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer quest’anno in occasione della XVIII Giornata Mondiale Alzheimer, che si celebrerà a livello mondiale il 21 settembre, sceglie di non scendere in piazza, ma con una silenziosa e civile protesta compie un atto di denuncia verso le istituzioni attraverso le dichiarazioni del presidente Salvatore Loretta.
Così Loretta ha spiegato l’azione di Aima: “Basta con formali e ripetitivi convegni, che pur essendo necessari per informare l’opinione pubblica sulla gravità della malattia di Alzheimer, servono spesso solo ad una passerella mediatica di politici e amministratori. Occorrono, non vane promesse, ma una concreta fornitura di servizi indispensabili ai malati e alle rispettive famiglie e la pubblica denunzia di un assordante silenzio da parte delle istituzioni che al di là delle belle parole ignora colpevolmente una drammatica necessità sociale”.
Loretta spiega la linea adottata dall’associazione: “Aima Enna quest’anno ha deciso di evitare qualsiasi manifestazione, avviando una dura lotta di denuncia per l’inqualificabile silenzio e l’inerzia delle istituzioni preposte all’erogazione dei servizi indispensabili per i malati di Alzheimer, in una società che si definisce civile ma che colpevolmente continua a delegare alle iniziative del volontariato, abbandonando le famiglie coinvolte al loro triste destino”. 
[...]
Infine il presidente Salvatore Loretta: Giorno 21 settembre, in occasione della XVIIIesima Giornata Mondiale Alzheimer, attiverà per dodici ore consecutive dalle ore 08.00 alle ore 20.00 la propria centrale d’ascolto al numero 0935981368 chiunque può chiamare esporre i propri problemi risponderà lo staff socio-sanitario messo a disposizione dall’associazione. L’associazione può inoltre essere contattata anche via fax al numero 0935981114, o via e-mail all’indirizzo di posta elettronica aimaenna@virgilio.it . Così noi celebreremo la Giornata Mondiale Alzheimer, per “non dimenticare chi dimentica”."


lunedì 19 settembre 2011

RAPPORTO MONDIALE ALZHEIMER 2011 da Alzheimer Italia



I tre quarti dei 36 milioni stimati di persone con demenza nel mondo non ricevono una diagnosi e 
non beneficiano né di informazioni né di trattamenti. Una diagnosi precoce potrebbe far risparmiare 
10.000 dollari per malato.Lo denuncia il Rapporto Mondiale Alzheimer 2011 presentato in occasione 
della XVIII Giornata Alzheimer, che si celebra ogni anno il 21 settembre.

Milano, Londra e New York, 13 settembre 2011 – Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2011
“I benefici di diagnosi e interventi tempestivi” diffuso in contemporanea
da Alzheimer’s Disease International (ADI), Alzheimer’s Association USA
e Federazione Alzheimer Italia in occasione della XVIII Giornata Mondiale Alzheimer...

domenica 31 luglio 2011

10 anni di storia delle U.V.A. (1)




XVII Giornata Mondiale Alzheimer

Agire subito, agire insieme. Sono queste le parole d'ordine della XVII Giornata Mondiale Alzheimer e del convegno promosso dalla Federazione Alzheimer Italia per invitare le istituzioni sanitarie a collaborare in modo sempre più stretto e concreto con le associazioni Alzheimer che, per esperienza acquistata "sul campo" conosco i bisogni dei malatie dei loro familiari.

.

10 anni di storia delle U.V.A. (2)

.
21 Settembre 2010

Nicola Vancore (ISS), L'assistenza alle persone con demenza: le Unità Valutative Alzheimer




XVII Giornata Mondiale Alzheimer

Agire subito, agire insieme. Sono queste le parole d'ordine della XVII Giornata Mondiale Alzheimer e del convegno promosso dalla Federazione Alzheimer Italia per invitare le istituzioni sanitarie a collaborare in modo sempre più stretto e concreto con le associazioni Alzheimer che, per esperienza acquistata "sul campo" conosco i bisogni dei malatie dei loro familiari.

.

10 anni di storia delle U.V.A. (3)

.
21 Settembre 2010

Nicola Vancore (ISS), L'assistenza alle persone con demenza: le Unità Valutative Alzheimer


XVII Giornata Mondiale Alzheimer

Agire subito, agire insieme. Sono queste le parole d'ordine della XVII Giornata Mondiale Alzheimer e del convegno promosso dalla Federazione Alzheimer Italia per invitare le istituzioni sanitarie a collaborare in modo sempre più stretto e concreto con le associazioni Alzheimer che, per esperienza acquistata "sul campo" conosco i bisogni dei malatie dei loro familiari.

.

XVII Giornata Mondiale Alzheimer

.
21 Settembre 2010
Gabriella Salvini Porro




Agire subito, agire insieme. Sono queste le parole d'ordine della XVII Giornata Mondiale Alzheimer e del convegno promosso dalla Federazione Alzheimer Italia per invitare le istituzioni sanitarie a collaborare in modo sempre più stretto e concreto con le associazioni Alzheimer che, per esperienza acquistata "sul campo" conosco i bisogni dei malatie dei loro familiari.
.

sabato 16 luglio 2011

Superquark con il Prof. Giulio Maira


Superquark 14/07/2011
Superquark, Rubrica del “Come si fa”. Ospite in studio con Piero Angela, per questa puntata, il prof. Maira per parlarci dell’Alzheimer. 


martedì 12 luglio 2011

Televideo RAI Pag. 103: Alzheimer, dormono anche le Regioni


Fermo da un anno il piano per il Lazio


Firme per sollecitare interventi pubblici


di Maurizio Righetti Alla Camera e al Senato sono giacenti due disegni di legge molto simili fra loro che prevedono interventi in favore dei malati di Alzheimer e dei loro familiari. Indicazioni quadro che risponderebbero alle pressanti sollecitazioni della Ue che ha dichiarato l'Alzheimer “priorità di salute pubblica”. Ma in un settore nel quale le competenze sono in capo alle singole Regioni, le leggi possono – e devono – essere emanate a quel livello. E, diligentemente, la Regione Lazio, con il "Piano Regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer e altre forme di Demenza" si era mossa oltre un anno fa. Ma tutto si è fermato anche stavolta. Lo denunciano le organizzazioni dei malati.  [...]
L'adesione può essere data nei seguenti modi: inviando una mail con nome e cognome a: alfaonlus@libero.it ; sottoscrivendo un apposito modulo che si può richiedere all'associazione (Via san Quintino 47, 00185 Roma tel.0669305443); firmando su www.firmiamo.it/nontiscordardime

venerdì 17 giugno 2011

Raccolta Firme per sollecitare l'approvazione del " Piano Regione Lazio"


Regione Lazio

"L'ass. Alzheimer Anziano Fragile di Roma ha iniziato una raccolta Firme per sollecitare l'approvazione del "Piano Regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer, di altre forme di Demenza e dei loro familiari" presentato dall'On.Alessandra Mandarelli al Consiglio Regionale Lazio  il 30 giugno 2010 con il n°35 e fermo ormai da un anno. I malati di Demenza nel Lazio sono circa 50.000 di cui almeno 33.200 sono Alzheimer. 
Le promesse fatte ai familiari in Campagna Elettorale vanno mantenute."

download scheda per la raccolta firme                                 Firma online

.

giovedì 16 giugno 2011

I Servizi abbandonano i malati e le famiglie

AIMA Firenze
"L’AIMA non può esimersi, nel rispetto della sua missione di sostegno ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie, dal denunciare pubblicamente che 26.000 uomini e 53.000 donne affette da Alzheimer o altre forme di Demenza nella nostra Regione non vedono riconosciuto il diritto alla cura e all’assistenza.
[...]
I Centri Diurni Alzheimer, che costituiscono una rete di servizi di eccellenza per i malati e le famiglie, costruita nel quadro del Progetto Sperimentale Alzheimer della Regione, non sono sempre pieni perchè le Asl e i Comuni cercano di risparmiare sulla parte della retta di loro spettanza.
[...]
I ricoveri nei Moduli Alzheimer delle strutture residenziali comportano una maggiore spesa che le Aziende Sanitarie cercano di ridurre, avviando iniziative che hanno come unico obiettivo il risparmio e non l’efficacia e l’appropriatezza dei ricoveri.
[...]
Infine, il Medico di famiglia, figura centrale del nostro sistema sanitario, non è messo dalle Istituzioni nelle condizioni di svolgere il ruolo di “garante del diritto alla salute” previsto dall’ordinamento sanitario.
[...]
L’AIMA conferma la sua vicinanza a tutti coloro che vivono i problemi della malattia di Alzheimer, malati, famiglie, volontari, operatori, medici, e chiede di essere sostenuta nella richiesta di attenzione che rivolge fermamente alla Regione e agli Enti deputati all’erogazione dei servizi."

A Rocca Priora un centro diurno per malati di Alzheimer



ROCCA PRIORA (Rm) 7/6/2011: Alla Asl Roma H continua il percorso di riconversione voluto dal decreto 80 che trasforma la struttura da ospedale per acuti a ospedale di distretto.

sabato 11 giugno 2011

Lazio/salute - Forte: "Investiamo su nuovi centri Diurni Alzheimer"


(ASCA) - Roma, 10 giu - ''Gli ultra65enni sono ormai il 20 per cento della popolazione della nostra regione, gli anziani che soffrono di demenze hanno raggiunto quota 55mila e i costi delle cure per l'Alzheimer pesano per l'un per cento del Pil. Costi che gravano per la maggior parte sulle famiglie. In questo quadro l'assessorato sta investendo per aumentare la rete dei servizi sul territorio''. Lo ha dichiarato l'assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, durante il convegno regionale sui ''Centri diurni Alzheimer del Lazio''.

venerdì 10 giugno 2011

REGIONE LAZIO, CENTRI DIURNI PER ALZHEIMER




"L'attivazione dei Centri Diurni nella Regione Lazio ( 10 a Roma 1 nella provincia di Roma e 4 nelle altre province), rappresenta in parte una risposta all'emergenza socio-sanitaria nella gestione delle demenze, con un nuovo concetto di cura in cui si integrano interventi di natura sociale e sanitaria. A poco più di 10 anni di distanza dalla nascita del primo Centro si avverte sempre di più l'esigenza di un confronto tra chi opera nel settore. Al convegno hanno preso parte anche l'assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte e il vice-presidente della Regione, Luciano Ciocchetti". 
Il servizio di Domenico Lista

lunedì 6 giugno 2011

Alzheimer come affrontarlo






Melegnano. Alla Fondazione Castellini Onlus un seminario interamente dedicato all'Alzheimer con la partecipazione eccezionale di Naomi Feil geriatra della Colombia University, ideatrice della "Validation Therapy". 




sabato 4 giugno 2011

martedì 31 maggio 2011

«Le famiglie sono lasciate sole in un vuoto assistenziale»



I COMMENTI. La presidente provinciale di Alzheimer Italia punta il dito sulle istituzioni

«C'è un vuoto assistenziale per i malati di Alzheimer e le famiglie vengono colte dalla disperazione. E qualcuno non regge a un peso così grande». Parole di Maria Grazia Ferrari, presidente provinciale dell'associazione Alzheimer Italia. Il sodalizio, che ha attivato numerose iniziative di sostegno per le famiglie dei malati, segue una cinquantina di pazienti in città e altri in provincia. «Ci vuole una rete che prenda in carico le persone», precisa la signora Ferrari, «dal medico di base in su. Purtroppo la realtà è diversa: molti casi vengono diagnosticati tardi, ma intanto la malattia c'è e le famiglie non sanno dove sbattere la testa. E questa è una malattia che distrugge le famiglie se non c'è supporto psicologico. Le persone non sono preparate ad affrontare la realtà del malato di Alzheimer. L'unica risposta concreta è potenziare la rete assistenziale, come prevedono le delibere regionali. La soluzione non è parcheggiare il malato in una casa di riposo ma consentirgli di vivere il resto della sua vita in modo dignitoso, possibilmente a casa sua. Ma le famiglie vanno aiutate».


Il geriatra: «Questo caso è una sconfitta per la medicina e la società»
Il dottor Luigi Grezzana, già primario di Geriatria e autore di libri sull'età «matura», si dice profondamente addolorato della tragedia di Trevenzuolo. E commenta:«L'Alzheimer è la malattia più grave che ci può colpire. Chi vive con un malato rischia di cadere nella depressione. È una malattia drammatica, che ti toglie la vita. Episodi come questo sono una sconfitta per la medicina e per la collettività. E con l'aumento del numero di persone anziane nella nostra società ci saranno sempre più malati. Dobbiamo riflettere su questo e attrezzarci per garantire dignità di vita a questi pazienti. Purtroppo per questa malattia non ci sono farmaci. L'unica cosa su cui si può lavorare è l'ambiente. E per i malati di Alzheimer non è adeguato, e nemmeno per i loro familiari, che si sentono soli, inascoltati. Forse quest'uomo si era confidato con qualcuno. E, forse, non è stato capito».

domenica 29 maggio 2011

Il "Quotidiano d'Abruzzo" Intervista Nicola Santarelli


Nicola Santarelli presidente dell'associazione abruzzese malati di Alzheimer A.M.A.A. ospite della redazione del Quotidiano d'Abruzzo


Alzheimer, oltre la malattia pesa la mancanza di assistenza


Numerosi "i progetti" per rendere operativi i "centri diurni" 

In evidenza la drammatica carenza di strutture in Calabria ed in Italia [...] L'assistenza familiare non basta. Il prof. Rispoli ha messo in evidenza la drammatica carenza di strutture in Calabria ed in Italia, sottolineando che sono necessarie molte più risorse di quelle disponibili ed un esempio da seguire sarebbe quello degli Stati Uniti che spende molto di più rispetto al nostro paese.

mercoledì 25 maggio 2011

Abruzzo, depositata interpellanza a Chiodi per malati di Alzheimer


Malati Alzheimer, Sulpizio (Idv): «condizioni impossibili, Regione intervenga»
L’Aquila. “I malati di Alzheimer e le loro famiglie non devono essere abbandonati dalla Regione Abruzzo”. E' con questo spirito che Camillo Sulpizio, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, oggi ha depositato una interpellanza indirizzata al Presidente della Giunta, Gianni Chiodi. 

”Le condizioni dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie sono davvero difficili”, dichiara Sulpizio, che aggiunge: “Alla sofferenza della patologia degenerativa, tra le più spietate, si aggiunge anche il disagio dei disservizi: una condizione di cui la Regione deve farsi carico”.  




"L'unico centro diurno della regione, “Il Pettirosso” di San Giovanni Teatino, è stato chiuso ad aprile del 2011. [...] chiediamo a Chiodi di  sapere quali iniziative la Regione intende assumere per garantire i livelli minimi di assistenza alle persone afflitte da questo terribile male  e per sostenere le loro famiglie; chiediamo, inoltre, perché l'ambulatorio della Asl di Pescara, dopo dodici anni, non ha ancora ottenuto l'atto aziendale che gli conferisca un'identità; [...] se, infine, il presidente della Giunta non ritiene opportuno intervenire al fine di garantire, anche mediante l’espletamento di pubblico concorso, la continuità del servizio di assistenza neuropsicologica ai malati di Alzheimer”.


martedì 10 maggio 2011

La Comunicazione Massmediale nell'Epidemia Alzheimer (I.S.S. 25/09/2008)

Questa ricerca vuole esaminare la modalità con cui i Mass Media si occupano di un'emergenza socio sanitaria come quella dell'Epidemia Alzheimer, verificarne il ruolo, la funzione.


Relazione presentata all'Istituto Superiore di Sanità il 25/09/2008
http://www.luigimichetti.eu/massmediale.htm "La Comunicazione Massmediale nell'Epidemia Alzheimer" (osservatorio dei Mass Media italiani per l'arco di tempo che va dal luglio 2007 al giugno 2008)

lunedì 9 maggio 2011

"Epidemia silenziona" Speciale TG1

  
Le strutture sanitarie non sono ancora pronte ad affrontare questa malattia che dilaga con l'aumento della vita media dell'uomo. 


Il morbo di Alzheimer colpisce gli anziani, ma è tutta la famiglia che viene coinvolta. 
A "Speciale Tg1 l'Inchiesta" le storie dei malati, all'inizio e al termine della malattia e le testimonianze dei parenti che dedicano la vita alla ricerca di pochi momenti di lucidità. 
In studio con Monica Maggioni: 
Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Scienze Gerontologiche del Policlinico Gemelli di Roma, 
l'attrice Daniela Poggi che leggerà brani del suo recital sull'Alzheimer, 
la regista Mara Consoli e Patrizia Spadin presidentessa dell'Associazione Italiana Malattia di Alzheimer.

"Epidemia silenziona" Durata: 01:07:10
Speciale TG1 Andato in onda su RaiUno domenica 08/05/2011, ore 23.25 - Settimanale di approfondimento a cura della redazione "Speciali del Tg1".

domenica 1 maggio 2011

Istituito il primo protocollo in Italia per la creazione del "REGISTRO SMARRITI"


Istituito il primo protocollo in Italia per la creazione del "REGISTRO SMARRITI" dedicato alle famiglie con familiari affetti da demenza, e per questo più soggetti ad episodi di smarrimento dovuto alle caratteristiche cliniche della malattia. Attraverso questo registro sarà possibile ridurre i tempi di attesa per effettuare le ricerche senza dover attendere le normali 24h che la procedura impone. Tutti i cittadini di Caltanissetta e provincia che hanno un familiare con l'Alzheimer possono ritirare una scheda presso l'Ass.ne o scaricarla dal sito www.alzheimercl.it e compilarla, l'Associazione provvederà a consegnarla al 113 che provvederà ad intervenire.

sabato 23 aprile 2011

Conferenze teatralizzate AlzheimER 2010

In forma mentis



Anno 2010 "In Forma Mentis" conferenze teatralizzate sulla malattia di Alzheimer iniziativa promossa da AlzheimER Emilia Romagna con il sostegno di "Agire Sociale" Centro di Servizo per il Volontariato Modena.