giovedì 20 dicembre 2012

6° Convegno: Il contributo delle Unità di Valutazione Alzheimer (UVA) nell’assistenza dei pazienti con demenza, Istituto Superiore di SanitàRoma, 16 novembre 2012

Il contributo delle UVA nell’assistenza dei pazienti con demenza

La questione delle demenze sta assumendo una rilevanza sempre maggiore in termini di sanità pubblica sia per la dimensione del problema che per l’impatto sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. 
Le Unità di Valutazione Alzheimer (UVA) rappresentano nel Servizio Sanitario Nazionale i centri clinici di riferimento nella gestione dei pazienti affetti da demenza. Tali strutture in diverse regioni sono in fase di riorganizzazione e talvolta di cambio di denominazione. 
Medici (neurologi, geriatri, psichiatri, medici di medicina generale), psicologi, riabilitatori e assistenti sociali sono professionalmente coinvolti nell’assistenza dei pazienti con demenza. 
L’obiettivo di questo convegno è quello di fornire un quadro nazionale sul livello delle attività di ricerca e dell’assistenza socio-sanitaria fornite da queste strutture specialistiche e di promuovere una gestione integrata delle diverse competenze.






Nicola Vanacore - reparto di Farmacoepidemiologia (Cnesps-Iss): "Durante il convegno (pdf 145 kb), che si è svolto a Roma il 16 novembre 2012, sono state documentate le attività assistenziali e di ricerca comunemente effettuate presso le strutture deputate, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, all’assistenza dei pazienti con demenza e ai loro familiari. Nel corso della giornata si è discusso sia della limitata efficacia dei farmaci che agiscono sul deterioramento cognitivo, sia della difficoltà nel prescrivere farmaci off label come gli antipsicotici, utilizzati per trattare i sintomi comportamentali e psicotici associati alla malattia. In particolare è stato evidenziato che, in ambito europeo, sono attive con risultati molto soddisfacenti, campagne di sanità pubblica per ridurre l’uso degli antipsicotici tra i pazienti affetti da demenza.

È stata inoltre presentata un’esperienza di integrazione di flussi sanitari svolta nella regione Umbria, in cui attraverso record linkage tra i database amministrativi delle prescrizioni farmaceutiche e delle schede di dimissione ospedaliera è stato possibile identificare i pazienti affetti da demenza e caratterizzarne il profilo prescrittivo, non solo relativamente agli psicofarmaci ma per tutte le categorie farmaceutiche.

Infine, si è sottolineata l’importanza di stimolare una ricerca clinica di maggiore qualità metodologica sui trattamenti non farmacologici, siano essi riabilitativi che psicoeducativi, per i pazienti affetti da demenza e i loro familiari."

PROGETTO Al.Co.V.E. : UN’OCCASIONE PER LA DEFINIZIONE DELLA POLICY SULLA DEMENZA IN EUROPA Nicola Vanacore, Angela Giusti, Paola Scardetta, Eleonora Lacorte, Francesca Meduri, Roberto Raschetti, Reparto Farmacoepidemiologia


ALCOVE (ALzheimer COoperative Valuation in Europe) è un’azione congiunta della Comunità Europea coordinato dall’HAS (French National Authority for Health) con la partecipazione di 19 Stati Membri europei e con il coinvolgimento di 30 organizzazioni.
Le organizzazioni sono state designate dai governi nazionali per la loro esperienza clinica, epidemiologica o di salute pubblica nella Malattia di Alzheimer e nelle demenze in generale. Il progetto si propone di condividere le conoscenze sulla demenza e di preservare la salute, la qualità della vita, l'autonomia e la dignità delle persone che vivono con la malattia e i loro caregiver in Europa. A tal fine, il progetto di ALCOVE mira a stabilire una sostenibile Rete europea per fornire la migliore assistenza e servizi lungo tutta la storia naturale della Malattia di Alzheimer e delle altre demenze; dalla diagnosi precoce alle cure domiciliari o all’istituzionalizzazione. Inoltre si pone l’obiettivo di ridurre il rischio relativo all'utilizzo degli antipsicotici; di condividere esperienze e conoscenze sulla politica sanitaria della demenza; e di informare e consigliare i decisori, operatori sanitari, badanti e cittadini. L'obiettivo dell'azione di ALCOVE è di rispondere alle seguenti domande strategiche al fine di orientare le decisioni di salute pubblica negli Stati membri europei favorendo un migliore coordinamento della gestione delle cure per le persone affette da malattia di Alzheimer e altre correlate demenze:
− Come migliorare l’acquisizione dei dati per una migliore conoscenza della
prevalenza della demenza?
− Come migliorare l'accesso a una diagnosi tempestiva di demenza e in modo da
iniziare il prima possibile un percorso di cura?
− Come migliorare la cura di persone affette da demenza ed in particolare quelle con i sintomi psicologici e comportamentali della demenza (Behavioural and
Psychological Symptoms of Dementia - BPSD)?
− Come migliorare i diritti delle persone con demenza, per quanto riguarda le
direttive anticipate e la competenza?

Un approccio life‐course alla demenza. Una Chimera?




Introduzione. La prevalenza e incidenza della demenza sono in aumento in tutto il mondo. Nonostante i recenti notevoli progressi su genetica e fisiopatologia delle maggiori forme di demenza di Alzheimer, vascolare, a corpi di Lewy e fronto temporale) le cause rimangono ancora ignote e non esistono cure. La prevenzione e lo studio dei fattori di rischio e protettetivi sono dunque centrali.
Metodi. Attraverso una revisione dell’evidenza epidemiologica e clinica, intendiamo:
− dimostrare la necessità di usare un approccio life-course allo studio dei fattori di rischio e protettivi delle demenze;
− definire i concetti fondanti di tale approccio;
− illustrare alcuni esempi applicativi di tale approccio.
Risultati. Un life-course approach allo studio delle demenze è necessario e possibile. Esistono modelli concettuali, e sono a disposizione dati e strumenti analitici per realizzarlo. In particolare, lo studio della storia naturale dei fattori di rischio vascolare per la demenza dimostra la possibile esistenza di periodi critici e di effetti cumulativi con talvolta lunghi periodi di latenza tra esposizione e manifestazioni cliniche della malattia, in modi paragonabili ad altre malattie croniche in età anziana.
Conclusioni. Un approccio life-course è rilevante sia da un punto di vista di sanità pubblica e prevenzione che clinico, e può fornire importanti indicazioni per migliorare la nostra conoscenza delle cause della demenza.