venerdì 13 novembre 2009

Parlamento Europeo: "Intensificare la ricerca comune sul morbo di Alzheimer"

Seduta plenaria 11-12 novembre

Intensificare la ricerca comune sul morbo di Alzheimer

Programmi di ricerca europea sull'Alzheimer, chiedono i parlamentari ©Belga/AFP PHOTO / SEBASTIEN BOZON

Programmi di ricerca europea sull'Alzheimer, chiedono i parlamentari


"Il Parlamento chiede agli Stati membri di mettere in comune una massa critica di competenze, conoscenze e finanziamenti per prevenire e combattere le malattie neurodenegerative, come l'Alzheimer o il Parkinson, che colpiscono più di 7 milioni di europei. Rilevando l'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, chiede studi epidemiologici su scala transnazionale e ricerche sul benessere dei pazienti, nonché la promozione di stili di vita sani e una migliore informazione dei cittadini.


Adottando una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi, il Parlamento europeo rileva la necessità urgente di intensificare gli sforzi necessari per far fronte agli effetti delle malattia neurodenegerative, in particolare dell’Alzheimer e del Parkinson, sul piano sociale e della salute pubblica, nel contesto dell’invecchiamento della popolazione europea e anche per garantire la futura sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali.


I deputati, infatti, sottolineano che tali malattie colpiscono più di 7 milioni di europei, e che questa cifra "probabilmente raddoppierà nei prossimi decenni come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione". Osservano inoltre che il costo dei disturbi da demenza nell’UE27 nel 2005 ammontava a circa 130 miliardi di euro e che, attualmente, non esistono cure per tali malattie, mentre le conoscenze in materia di prevenzione, trattamento e identificazione dei fattori di rischio "sono molto limitate".


Notando poi come la maggior parte degli sforzi di ricerca in tale campo è esplicata dagli Stati membri, con un livello relativamente basso di coordinamento transnazionale, il Parlamento accoglie favorevolmente la proposta di progetto pilota per la programmazione congiunta della ricerca al fine "ridurre la frammentazione degli sforzi" grazie alla "messa in comune di una massa critica di competenze, conoscenze e risorse finanziarie". Rileva nondimeno la necessità di evitare "la creazione di nuove strutture burocratiche", e suggerisce di collaborare con l’industria per beneficiare di tutte le risorse ed esperienze disponibili garantendo, al contempo, l’indipendenza e l'autonomia. [...] ..."