giovedì 20 dicembre 2012

Un approccio life‐course alla demenza. Una Chimera?




Introduzione. La prevalenza e incidenza della demenza sono in aumento in tutto il mondo. Nonostante i recenti notevoli progressi su genetica e fisiopatologia delle maggiori forme di demenza di Alzheimer, vascolare, a corpi di Lewy e fronto temporale) le cause rimangono ancora ignote e non esistono cure. La prevenzione e lo studio dei fattori di rischio e protettetivi sono dunque centrali.
Metodi. Attraverso una revisione dell’evidenza epidemiologica e clinica, intendiamo:
− dimostrare la necessità di usare un approccio life-course allo studio dei fattori di rischio e protettivi delle demenze;
− definire i concetti fondanti di tale approccio;
− illustrare alcuni esempi applicativi di tale approccio.
Risultati. Un life-course approach allo studio delle demenze è necessario e possibile. Esistono modelli concettuali, e sono a disposizione dati e strumenti analitici per realizzarlo. In particolare, lo studio della storia naturale dei fattori di rischio vascolare per la demenza dimostra la possibile esistenza di periodi critici e di effetti cumulativi con talvolta lunghi periodi di latenza tra esposizione e manifestazioni cliniche della malattia, in modi paragonabili ad altre malattie croniche in età anziana.
Conclusioni. Un approccio life-course è rilevante sia da un punto di vista di sanità pubblica e prevenzione che clinico, e può fornire importanti indicazioni per migliorare la nostra conoscenza delle cause della demenza.




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